Uno stile di vita corretto e una alimentazione bilanciata sono la base necessaria per una corretta prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Patologie che detengono ancora il primato come prevalenza e causa di morte nel mondo industrializzato.
Le evidenze sull’importanza della dieta sono numerosissime e proprio grazie ai primi studi di Ancel Keys sono state poste le basi sull’associazione tra dieta e insorgenza di patologie cardiovascolari. Il ruolo protettivo della dieta mediterranea è stato dimostrato da moltissimi autori e studi importanti di vario tipo e oggi è sempre più scientificamente provato che la cosiddetta “Dieta Mediterranea” [1] rappresenti un modello alimentare [2], in grado di proteggere dalle malattie da benessere nelle società industrializzate [3].
I vantaggi della Dieta Mediterranea derivano, in parte, da un ridotto consumo di grassi, in particolare grassi animali, e saturi, con una così come un ridotto consumo di colesterolo, sale e di zuccheri raffinati, e dall’altra da un’elevata assunzione di fibre e di carboidrati complessi [4,5].
La relazione inversa tra dieta mediterranea e l’incidenza di malattie cardiache coronariche (coronary heart disease – CHD) ha portato in primo piano il ruolo degli antiossidanti di origine vegetale, che sono particolarmente abbondanti nella frutta e negli ortaggi.
Esistono vari tipi di antiossidanti, nutrienti e non nutrienti che hanno azioni sinergiche ma individuali nei confronti della “lotta” contro lo stress ossidativo alla base di tutte le patologie cronico degenerative, CHD comprese. Alla ribalta una famiglia di antiossidanti in particolare, i polifenoli, ed nello specifico i flavonoidi, riduce il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari, neoplasie e di disordini neurodegenerativi [6], suggerendo che gli effetti benefici siano attribuibili, principalmente, alla capacità dei flavonoidi di combattere lo stress ossidativo che caratterizza e accomuna queste patologie [7].
I flavonoidi sono in grado di esercitare le loro attività antiossidanti in diversi modi [8].
Gli effetti dei flavonoidi a livello del sistema cardiovascolare sono stati ampiamente analizzati e dimostrati in numerosi studi epidemiologici [9][10-13]. L’assunzione di questi composti naturali attraverso la dieta ha dimostrato di avere effetti benefici in diverse condizioni patologiche, tra cui le patologie che comprendono le malattie cardiovascolari. A tale proposito, non esistendo livelli di riferimento di intake, è importante che in target specifici di popolazione, a rischio per malattie cronico degenerative o con abitudini alimentari scorrette, si possa affiancare una specifica integrazione che possa coadiuvare la terapia nutrizionale e accompagnare le necessarie modificazioni dello stile di vita per contrastare su più fronti l’insorgenza della patologia.
a cura di Capietal Italia srl
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