Da tutte le ultime ricerche sappiamo che il danno ai nervi periferici può essere causato da una varietà di condizioni, tra queste anche quelle indotte da radiazioni, tumori e neuropatie neuroplastiche.

Le sindromi neuropatiche più comuni nel malato oncologico possono essere correlate al cancro o ai trattamenti.

Correlate al cancro:

  • Neuropatie intracraniche dolorose (metastasi meningee, nevralgia glossofaringea e trigeminale)
  • Radicolopatie dolorose maligne
  • Plessopatie (cervicale, brachiale, lombosacrale, sacrale, coccigea)
  • Mononeuropatie periferiche dolorose
  • Neuropatie sensitive paraneoplastiche

Correlate ai trattamenti:

  • Neuropatia periferica da chemioterapici
  • Neuropatia da radioterapia
  • Plessopatie
  • Fibrosi tessutale
  • Mucositi
  • Neuropatie post chirurgiche
  • Arto fantasma
  • Sindrome post-mastectomia
  • Sindrome post-toracica

Indagini epidemiologiche hanno dimostrato che molti pazienti con dolore neuropatico non ricevono un trattamento appropriato per il loro dolore. Ciò può essere dovuto alla mancanza di accuratezza diagnostica e di farmaci relativamente inefficaci, ma può essere determinato da una conoscenza insufficiente dei farmaci efficaci e del loro uso appropriato in pratica clinica.

Anche nel dolore neuropatico del malato oncologico i trattamenti farmacologi generalmente utilizzati sono:

Antidepressivi, Anticonvulsivanti, Oppiodi maggiori, Corticosteroidi, Anestetici locali, Fans, Tramadolo, Tapentadolo, Miscellanea, Tecniche invasive, Scrambler Therapy.

Negli anni si è fatto largo anche l’utilizzo della PEA, dell’acido alfa-lipoico, dei derivati dei cannabinoidi (beta-carrioffilene).

Qui sotto è riportato un interessante articolo del dr Guglielmo Fumi di Oncologia Medica Azienda Ospedaliera di Terni

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