Fin dall’inizio della emergenza sanitaria causata dal Coronavirus, si è evidenziato come i segni e i sintomi clinici del CODIV-19 assomigliassero a quelli di una disfunzione endoteliale. Anche nelle infezioni virali causate da precedenti Coronavirus si era osservato un quadro analogo.

L’endotelio vascolare è uno strato continuo di cellule endoteliali che forma il rivestimento interno di arterie, vene e capillari. L’endotelio si comporta da barriera meccanica tra i tessuti ed il sangue, avendo anche la capacità di funzionare come un organo endocrino.
L’endotelio è direttamente coinvolto in numerosi processi fisiopatologici, attraverso la sua interazione dinamica con i componenti del sangue e altre cellule circolanti. In condizioni fisiologiche, le complesse funzioni di questo esteso organo endocrino sono fondamentali da mantenere equilibrio emostatico e consentire al sangue arterioso, una volta raggiunto il letto capillare, di rientrare efficacemente nel letto venoso per poter ritornare al polmone.
Perciò le funzioni dell’endotelio includono il ripristino dell’integrità vascolare, in caso di lesione vascolare, e la possibilità di inibire uno stato eccessivamente trombotico attraverso molteplici vie anticoagulanti, inclusa la proteina C e la proteina S.
Le cellule endoteliali interagiscono con piastrine e leucociti, stimolando la loro attivazione, la loro adesione e la loro interazione con la superficie vasale, come accade nel caso delle placche ateromasiche. Inoltre, l’endotelio svolge un ruolo importante nella regolazione del tono vasale, sintetizzando e rilasciando una grande varietà di sostanze vasoattive, sia vasodilatatrici, come l’ossido nitrico (NO), le prostaglandine (PG), nonché fattori vaso-costrittivi come l’endotelina e l’angiotensina II.
Un aumento dello stress ossidativo, per danno diretto della parete vasale o per turbamento della emostasi, genera una sovra-produzione di radicali liberi (come il superossido anione); lo squilibrio tra l’eccessiva formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS) con un’inadeguata capacità di difesa anti-ossidante dell’endotelio si definisce “disfunzione endoteliale”.

In tali condizioni, le proprietà protettive dell’endotelio vengono perse e si instaura un quadro pro-infiammatorio, pro-aterosclerotico e pro-trombotico, direttamente associato alla patogenesi, alla progressione e alle complicanze delle malattie cardiovascolari.
Nella disfunzione endoteliale i radicali liberi danneggiano le cellule vasali ed interrompono la barriera endoteliale, portando velocemente alla scomparsa di ossido nitrico; questa situazione consente alle tossine di passare nei tessuti sottostanti.
La perdita della barriera endoteliale è la caratteristica chiave della disfunzione endoteliale nelle infezioni virali e può essere causata direttamente dal virus oppure indirettamente da un’eccessiva risposta immunologica.
Tenendo conto dell’esperienza precedente di altri Coronavirus, diversi studi recenti hanno indicato l’attivazione del Complemento come parte del circolo vizioso della disfunzione endoteliale durante il COVID-19; il Complemento è, infatti, un importante regolatore nella prevenzione delle microangiopatie trombotiche. Il COVID-19, in forma clinica grave, sembra assomigliare alle microangiopatie trombotiche sia nella fisiopatologia che nella espressione clinica. Questa somiglianza potrebbe essere importante anche per la gestione dei pazienti, poiché gli inibitori del Complemento
hanno dimostrato sicurezza ed efficacia contro il COVID-19.

L’interazione tra lesione endoteliale, attivazione del Complemento, stato di
ipercoagulabilità e produzione di trombina sembra essere un denominatore comune delle manifestazioni cliniche del COVID-19, come la trombosi venosa profonda (TVP), l’embolia polmonare (EP), la trombosi microvascolare, le malattie cerebrovascolari e cardiache.
Il tromboembolismo venoso (TEV), la trombosi venosa profonda (TVP) o l’embolia polmonare (EP) si riscontrano comunemente nel COVID-19 di forma grave, spesso nonostante il trattamento anticoagulante profilattico.
I risultati dell’autopsia nei pazienti con SARS-CoV-2 hanno dimostrato un esteso danno microvascolare mediato da attivazione del Complemento associato ad uno stato di ipercoagulabilità. Sempre a livello autoptico, si sono evidenziati massive endoteliti polmonari e trombosi a livello polmonare, circostanze non rilevate nelle infezioni influenzali da H1N1. Per questo motivo si è proposto di definire questa manifestazione patologica MicroCLOTS (sindrome trombo-infiammatoria ostruttiva dei vasi polmonari da COVID-19 microvascolare).

Nei pazienti che hanno superato la fase acuta del COVID-19 o che sono guariti dalla malattia si sta osservando un quadro di recidive trombotiche a “macchia di leopardo” che coinvolge vene di diversi distretti, sia superficiali che profondi, e l’instaurazione di uno stato di insufficienza venosa cronica, soprattutto nei pazienti già portatori di una malattia venosa di grado elevato.
La gestione di queste sequele è ancora oggetto di studio, tuttavia, al di là di profilassi anti-trombotiche e la prescrizione di terapie compressive mediante calze elastiche di 1° o 2° classe, esistono indicazioni di una certa efficacia del Resveratrolo e degli OPC (oligomeri pro-cianidolici) nel corso di infezione acuta da Coronavirus; queste sostanze sono prodotte da varie piante come per esempio vite, more e cacao; il Resveratrolo appartiene alla categoria dei fenoli mentre gli OPC in quella dei flavonoidi. Tali osservazioni erano state documentate anche durante l’infezione
MERS-Cov in Arabia Saudita nel 2012, dove l’assunzione di Resveratrolo o OPC aveva ridotto il danno della parete endoteliale attraverso il ristabilimento della funzione endoteliale e la rimozione dei radicali liberi.
Si può pertanto pensare ad una supplementazione di tali sostanze sia in corso di infezione acuta da Cornavirus, sia nel post-infezione per tutti quei pazienti in cui la disfunzione endoteliale è ancora attiva oppure in labile compenso emodinamico.

Articolo a cura del Prof. Dott. Edoardo Colombo Specialista in Anatomia Patologica ed Angiologia – Como Docente Edi-Academy – Milano

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