L’Echinacea appartiene alla famiglia delle Asteraceae, nella corrente classificazione del genere Echinacea, utilizzata anche nel “National List of Scientific Plant Name” e basata su uno studio comparativo morfologico e anatomico di Mac Gregor (1968), sono segnalate nove specie piu’ due varieta’. Le piu’ note dal punto di vista fitoterapico sono E.Purpurea, E.Angustifolia e E.Pallida.

Le piante del genere Echinacea sono per lo piu’ perenni, con infiorescenze a capolino, generalmente solitario e fiori ligulati. I fiori presentano al centro una brattea rigida ed accuminata dalla quale deriva il nome la cui radice greca “echinos” significa riccio, in riferimento al tipico ricettacolo spinoso. I fiori ligulati nelle sfumature dal bianco, al rosa, al porpora, fanno dell’Echinacea anche una bellissima pianta ornamentale. L’Echinacea e’ originaria dell’America del Nord, dove e’ assai diffusa nelle Great Plains tra le Appalachian Mountains a est e le Rocky Mountains a ovest. L’uso medicamentoso dell’Echinacea risale agli Indiani d’America, essi infatti applicavano impiastri di radici a tutti i tipi di ferite, morsi e punture insetti, morsi di serpenti, ustioni. Inoltre gli Indiani impiegavano l’Echinacea come base per la preparazione di collutori per il mal di denti e gengive doloranti, infusi per il raffreddore, tosse e mal di gola.

In America ufficialmente nel 1916 venne ammessa nel “National Formulary of the Unitated States”, che riconobbe come officinali indistintamente sia le radici di E.Angustifolia che quelle di E.Purpurea. L’Echinacea e’ usata per prevenire e trattare i disturbi stagionali a carico delle alte vie respiratorie, le influenze e le infezioni. E’ anche usata per stimolare le difese immunitarie e di conseguenza accrescere le naturali difese dell’organismo.

Studi clinici dimostrano che l’attivita’ dell’Echinacea si manifesta principalmente attraverso una serie di azioni generali e una diretta azione locale:

  1. AZIONE IMMUNOSTIMOLANTE: si esplica mediante un aumento delle cellule destinate a fagocitare gli agenti estranei dannosi (batteri, funghi, ecc.). L’azione stimolante delle naturali difese organiche e’ esplicata sia dalla frazione liposolubile: poliine, alchilammidi e olii essenziali, sia da quella idrosolubile: composti polifenolici derivati dall’acido caffeico ed in particolare acido cicorico.
  2. AZIONE ANTIVIRALE, ANTIBATTERICA:è legata naturalmente alla precedente, particolarmente attive in tal senso risultano le poliine che presentano una notevole capacita’ batteriostatica. Come riportato da letteratura internazionale, l’attivita’ antivirale e’ dovuta all’acido cicorico ed all’acido caffeico.
  3. AZIONE ANTINFIAMMATORIA E CICATRIZZANTE: come ampiamente dimostrato in letteratura, l’azione e’ dovuta in gran parte alla frazione polisaccaridica e poliammidica.
  4. ATTIVITA’ LOCALE: si basa sulla capacita’ dell’Echinacea di accelerare la rigenerazione tissutale. Il meccanismo d’azione si basa principalmente sull’inibizione della ialuronidasi, indirettamente responsabile della propagazione dello stato infiammatorio.

ECHINACEA ANGUSTIFOLIA

Echinacea angustifolia

L’Echinacea Angustifolia e’ una pianta della famiglia delle Asteraceae, le parti utilizzate della pianta sono le infiorescenze e le radici, secche o fresche. Nell’Echinacea sono contenuti numerosi composti chimici, caratterizzati da solubilita’ estremamente diverse, e in qualche caso, distribuiti in maniera diversa tra le varie specie medicinali. Le infiorescenze contengono derivati dell’acido ferulico e caffeico quali acido cicorico, echinacoside, acido clorogenico: sono presenti flavonoidi quali la quercitina, la rutoside, la luteolina, l’apigenina; inoltre sono presenti alchiammidi, polisaccaridi ed olii essenziali con terpeni vari. Le radici contengono derivati dell’acido caffeico ed il costituente caratteristico la cinarina, presente solo in questa varieta’; troviamo inoltre polisaccaridi quali l’inulina ed i fruttani, zuccheri ed olii essenziali.

Numerosi studi in vitro ed in vivo hanno documentano l’attivazione di una risposta immunitaria a seguito di un trattamento di E.Angustifolia; l’effetto immunostimolante viene esercitato attraverso l’attivazione della fagocitosi. Gli stessi estratti dimostrano in numerosi di possedere attivita’ antinfiammatoria (inibizione della 5-lipossigenasi). QUANDO E’ UTILE Le preparazioni a base di E.Angustifolia sono usate per supportare e promuovere la naturale resistenza del corpo, specialmente in caso di influenza e affezioni delle vie aeree ma anche in caso di infiammazioni del tessuto connettivo. 4 Sono stati condotti diversi studi con prodotti a base di Echinacea su pazienti affetti da infezioni delle vie aeree superiori, sia batteriche che virali, da malattie da raffreddamento (raffreddore) ed e’ stato osservato un miglioramento dei sintomi e un accorciamento della durata dello stato morboso.

ECHINACEA PURPUREA

Echinacea purpurea

L’Echinacea Purpurea e’ una pianta della famiglia delle Asteraceae, le parti utilizzate della pianta sono le infiorescenze violacee o rosa dai lunghi petali ornamentali e le radici, secche o fresche. I componenti principali sono derivati dell’acido caffeico principalmente acido cicorico, caftarico e acido clorogenico, alchillamidi, polisaccaridi idrosolubili ad azione immunostimolante ed antinfiammatoria, zuccheri, flavonoidi quali la quercitina, la rutoside ed olii essenziali con terpeni vari. Come ampiamente dimostrato in letteratura preparazioni a base di E.Purpurea mostrano attivita’ antibatterica ed effetti immunostimolanti; l’attivita’ immunostimolante e’ dovuta principalmente alle alchilammidi ed ai derivati dell’acido caffeico.

QUANDO E’ UTILE Le preparazioni orali sono utilizzate come supporto per il trattamento dei disturbi da raffreddamento in particolare prima della stagione invernale, infezioni recidivanti del tratto respiratorio, e delle basse vie urinarie. Studi clinici dimostrano che il profilo farmacologico di E.Purpurea e’ in parte sovrapponibile a quello di E.Angustifolia. Diversamente da quest’ultima specie ed in virtu’ della naturale attivita’ antibatterica, la letteratura scientifica indica l’E.Purpurea, maggiormente impiegata per il trattamento sintomatico degli stati infiammatori delle alte vie aeree. Trova inoltre impiego per applicazione locale per la riparazione delle ferite ed e’ stato dimostrato che preparati della pianta inibiscono l’enzima ialuronidasi, impedendo in questo modo la diffusione dell’infezione, e favorendo la cicatrizzazione.

ECHINACEA PALLIDA

Echinacea pallida

L’Echinacea Pallida e’ una pianta della famiglia delle Asteraceae, le parti utilizzate della pianta sono le radici fresche o disseccate. I componenti principali sono derivati dell’acido caffeico, acido clorogenico, cinarina, esteri dell’acido tartarico, composti alifatici a lunga catena, polisaccaridi ad azione immunostimolante. Diversi studi hanno dimostrato come le preparazioni a base di E.Pallida siano in grado di aumentare i processi di fagocitosi, chemiotassi e le capacita’ ossidative di neutrofili e macrofagi. QUANDO E’ UTILE Le preparazioni a base di E.Pallida sono consigliate per il trattamento adiuvante dei sintomi influenzali, del raffreddore, delle infezioni croniche del tratto respiratorio e del tratto urinario. Per uso esterno sono raccomandate per accelerare la guarigione delle ferite e nelle ulcere croniche.

PERCHE’ LA MISCELA DI ECHINA COMPLEX

Studi clinici hanno dimostrato che quando si combinano tra di loro le diverse specie di Echinacea e di parti diverse della stessa specie si ottiene un’azione complementare, di reciproco potenziamento dei principi attivi e un’efficacia terapeutica maggiore 5 soprattutto nel ridurre la severita’ e la durata dei vari episodi di raffreddamento. E’ stato notato inoltre una riduzione della durata della malattia e la scomparsa graduale della sintomatologia sia per quanto riguarda i sintomi oggettivi (ingrossamento dei linfonodi, lingua impaniata, ecc.) sia di quelli oggettivi (cefalea, otalgia, rinorrea, lacrimazione, ecc.) con conseguente miglioramento significativo del quadro clinico.

La miscela di Echinacea Angustifolia, Purpurea e Pallida e’ sicuramente in grado di rafforzare le difese immunitarie dell’organismo nei confronti delle sindromi influenzali o febbrili, con interessamento delle vie respiratorie superiori. Puo’ essere impiegata pertanto sia in modo preventivo che nella malattia in atto, variando opportunamente la posologia. L’efficacia del trattamento sembrerebbe dipendere da numerosi fattori, come la durata del trattamento stesso, il tipo di somministrazione e lo stato immunitario iniziale del paziente.

RIASSUMENDO

Tra le attivita’ degli estratti di Echinacea sul sistema immunitario, quelli di maggiore rilievo sono: 1)l’aumento dell’attivita’ e del numero di macrofagi, cellule che rappresentano la prima linea di difesa in grado di inglobare, inattivandole e digerendole al loro interno, le sostanze estranee e pericolose per l’organismo 2)l’aumento dell’interferone endogeno, sostanza prodotta dalle nostre cellule ed in grado di attaccare e distruggere i virus 3)l’aumento del numero e dell’attivita’ delle cellule NK (Natural Killers), che ricoprono una importante funzione nella difesa contro le cellule neoplastiche e infette da virus. Recentemente alcuni studi clinici pubblicati su una delle piu’ prestigiose riviste internazionali, The Lancet, attestano che l’assunzione dei prodotti a base di Echinacea sono in grado di aumentare l’efficienza del sistema immunitario e aiutare l’organismo a combattere i virus, riducendo il rischio di contrarre l’influenza e raffreddori fino al 50%.

TOSSICITA’ ED EFFETTI SECONDARI

I dati sulla sicurezza dell’Echinacea sono molto rassicuranti, anche se in letteratura sono stati riportati casi di episodi allergici, dermatiti da contatto. Si stima che la possibilita’ di effetti avversi associati all’uso di Echinacea sia 1 su 100.000. L’uso per via orale e’ sconsigliato nelle malattie sistemiche progressive quali collagenopatie, leucosi, sclerosi multipla, tubercolosi, HIV ed altre malattie autoimmuni.

articolo a cura del dr Vianoli e del dr Losa

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