Gli integratori vitaminici sono prodotti che aiutano l’organismo nel caso questo abbia delle carenze di vitamine.

E’ sempre meglio utilizzare integratori naturali (di origine naturale e non di sintesi). Quando estraiamo le vitamine da una pianta officinale normalmente utilizziamo quello che si chiama fitocomplesso, cioè non solo la vitamina specifica, ma tutto il suo corredo di composti che aiutano l’assorbimento ed il suo utilizzo (per esempio la Vitamina C ricavata dalla Rosa Canina).

Altro aspetto molto importante nella scelta degli integratori vitaminici naturali è che questi, normalmente, non hanno l’aggiunta di sostanze chimiche come conservanti, coloranti, edulcoranti ecc. ecc.. Le motivazioni per cui può essere a volte consigliato l’uso di integratori vitaminici sono molteplici, una dieta non equilibrata, una malattia, l’utilizzo di molti farmaci per diverse patologie, lo stress della nostra vita moderna, un’attività fisica troppo impegnativa, ecc. ecc. . Tutte queste situazioni possono determinare a livello metabolico una carenza di una o più vitamine, che sarebbe opportuno reintegrare. In alcuni casi abbiamo delle manifestazioni (sintomi) evidenti di queste carenze, per esempio un sistema immunitario “scarico” (…tendiamo a prendere troppo spesso il raffreddore o l’influenza…), deriva da una carenza di vitamina C, vitamina D e vitamina B12, se ci sentiamo spesso deboli e spossati (affaticati rapidamente) probabilmente abbiamo delle carenze del gruppo vitaminico B, ricordiamo anche l’importanza della vitamina D e della vitamina K in tutte le sindromi di osteopenia o fragilità ossea, inoltre le diete vegetariane e quelle vegane portano a dei deficit di vitamina D e vitamina B12 per cui sarebbe sempre opportuno in questi casi reintegrarle, ecc. ecc.. Ogni persona che necessita dell’apporto di questi integratori vitaminici, risponde al loro utilizzo in modo diverso, quindi diverso sarà il tempo in cui il loro medico consiglierà di utilizzarli. Normalmente un periodo minimo abbastanza consono è quello di un mese, ma in alcuni casi è opportuno continuare per più tempo. Importante ricordare l’opportunità di ripetere questi cicli di utilizzo per 3-4 volte l’anno (normalmente con  i cambi di stagione).

In commercio esistono infinite tipologie di prodotti, in qualsiasi forma farmaceutica (polvere sfusa in barattolo, capsule, compresse, perle, gocce ecc.), è sempre bene farsi consigliare da un esperto e non seguire le mode o le pubblicità delle case produttrici.

Possiamo dividere le vitamine in due grandi gruppi, vitamine idrosolubili (si sciolgono in acqua) come la vitamina C e le vitamine del gruppo B, e vitamine liposolubili (non si sciolgono in acqua) come la vitamina A, la D, la E, la K.

Molte Vitamine sono termolabili, cioè sono sensibili al calore ed in sua presenza degradano.

Vitamina A:  sensibile al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.

Vitamina B1: sensibile al calore, all’aria e alcalinità.

Vitamina B2: sensibile al calore, alla luce e all’alcalinità.

Vitamina B3 o PP: resistente in tutte le condizioni.

Vitamina B5: sensibile al calore.

Vitamina B6: sensibile alla luce.

Vitamina B9: sensibile al calore, alla luce, all’aria e all’acidità.

Vitamina B12: sensibile alla luce.

Vitamina C: sensibile al calore (muore subito  con una temperatura di 40° e dopo due giorni a temperatura ambiente), alla luce, all’aria e all’alcalinità (è infatti contenuta in cibi acidi come gli spinaci, i peperoni, la rosa canina, gli agrumi, ecc.)

Vitamina D: sensibile all’aria e all’acidità (basta esporre al Sole poche parti corporee, per pochi minuti tutti i giorni, o accumulato nell’estate, per fissare il calcio nelle ossa).

Vitamina E: sensibile al calore, alla luce e all’aria.

Vitamina K: sensibile alla luce e all’alcalinità.

Per ogni vitamina esistono dei dosaggi raccomandati giornalieri minimi, e bisognerebbe stare in quei limiti,  si tratta di dosi facilmente raggiungibili con un’alimentazione varia.

In allegato l’articolo completo con la tabella sulle fonti di queste vitamine e i sintomi da carenza delle stesse.

Articolo a cura del dr Bellini GianPaolo e del dr Gallo Ubaldo

Tutte le informazioni che troverete in questo sito, pur essendo soggette a continui controlli e revisioni, possono contenere delle imprecisioni.