Le malattie da raffreddamento Sono considerate patologie minori e spesso vengono sottovalutate, tuttavia ogni anno riescono a mettere a letto milioni di persone. Sono patologie che, con l’aiuto delle basse temperature, colpiscono le vie aeree superiori, in particolar modo naso e gola.

Le malattie da raffreddamento si manifestano con infiammazioni ed infezioni respiratorie, generalmente d’origine virale, e sono caratterizzate da un’elevata contagiosità: si trasmettono principalmente in ambienti chiusi e affollati (centri commerciali, scuole, posti di lavoro, mense aziendali) attraverso la saliva e le secrezioni. I sintomi sono ben noti a tutti: tosse, starnuti, naso gocciolante, mal di gola, febbre.

Il raffreddore

Il raffreddore, la malattia da raffreddamento più comune e conosciuta, è un’infiammazione acuta delle vie respiratorie provocata dall’azione dei rinovirus sulle mucose del naso e della gola. E’ una malattia estremamente contagiosa che si trasmette per via aerea, attraverso le goccioline di saliva emesse con starnuti e colpi di tosse, oppure per contatto diretto di naso ed occhi con le mani che hanno raccolto il virus.

La stagione invernale, con le sue basse temperature, facilita il contagio: quando inspiriamo aria fredda le difese delle vie aeree si bloccano e i virus trovano condizioni favorevoli per moltiplicarsi ed attaccare le cellule delle mucose nasali. I bambini e le persone che si trovano in uno stato fisico debilitato sono i soggetti maggiormente colpiti.

Il periodo d’incubazione del raffreddore è molto breve: i primi sintomi si manifestano dopo 24 – 48 ore attraverso una sensazione di ostruzione nasale, starnuti, malessere diffuso, febbre leggera, mal di gola, tosse, abbondante secrezione dal naso, difficoltà a percepire odori e sapori e lacrimazione.

La tonsillite

La tonsillite è l’infiammazione, acuta o cronica, delle tonsille (che sono organi del sistema linfatico) provocata da un’infezione virale o batterica. Le tonsille sono situate nel cavo orale, in fondo alla gola, e svolgono un’importante funzione immunitaria e di difesa delle prime vie aeree; per questo sono particolarmente esposte ai virus e ai batteri che entrano nella bocca durante la respirazione.

I sintomi principali della tonsillite sono la difficoltà nella deglutizione, mal di gola, febbre (anche elevata), mal di testa, perdita della voce. Alla vista le tonsille inoltre appaiono gonfie ed arrossate, talvolta con presenza di macchie bianche e placche di pus.

La laringite

La laringite è l’infiammazione della laringe, la parte della gola sede delle corde vocali, preposta all’emissione dei suoni.

Generalmente è di origine virale o, più raramente, batterica. Può essere provocata anche da sostanze irritanti come fumo, gas, vapori, umidità e polvere. Gli episodi ricorrenti di laringite (forme croniche) sono dovute principalmente a un prolungato uso della voce (speaker, cantanti, docenti).

La laringite compare spesso dopo un raffreddore o come complicazione di altre malattie infettive; questa infiammazione può estendersi verso le vie respiratorie inferiori, coinvolgendo trachea e bronchi.

I sintomi della laringite sono la raucedine (alterazione delle normale voce), l’afonia (perdita quasi totale della voce), la tosse, l’ingrossamento dei linfonodi del collo, il dolore, e la difficoltà a deglutire e a respirare.

La faringite

La faringite è un’infiammazione della mucosa della faringe, il condotto situato dietro le cavità nasale e della bocca, dovuta a cause irritanti oppure a batteri.

La faringite può manifestarsi in forma acuta, come estensione di altri processi infiammatori (raffreddore o mal di gola). La faringite acuta può evolvere in una forma cronica, caratterizzata dall’ingrossamento delle ghiandole del collo.

I sintomi della faringite acuta sono congestione della mucosa faringea, difficoltà a deglutire, febbre, arrossamento e ingrossamento delle tonsille, mal d’orecchio, ingrossamento e dolore dei linfonodi cervicali.

La faringite cronica comporta gola secca e dolorante, difficoltà nel parlare, febbricola, una fastidiosa tosse persistente ed una costante necessità di raschiare la gola. Una forma particolare di faringite è quella streptococcica. E’ la forma più grave di faringite e si manifesta con febbre elevata, mal di testa, vomito, dolore ed arrossamento diffuso della bocca, gola tumefatta con formazione di placche infette. La faringite streptococcica può comportare complicanze settiche, tossiche ed allergiche anche mortali.

La faringite acuta può essere causata da infezioni virali o batteriche, da repentine variazioni climatiche o dall’inalazione di sostanze irritanti. La forma cronica dipende da una predisposizione costituzionale e da fattori come l’ostruzione respiratoria nasale (che costringe a respirare con la bocca e determina secchezza della mucosa), l’abuso di alcol e di tabacco, ambienti di vita e di lavoro con clima troppo secco, surriscaldato o con polveri e vapori.

In alcuni casi la faringite può essere causata dalla candidosi, un’infiammazione causata dal fungo candida albicans, che colpisce le persone in cui le difese immunitarie sono particolarmente deboli.

L’otite

L’otite è un’infezione (acuta o cronica) dell’orecchio che, a seconda della struttura colpita, si distingue in otite esterna o media.

L’otite esterna è l’infiammazione dei canali esterni dell’orecchio, provocata da piccoli traumi (dovuti, ad esempio, all’inserimento di corpi estranei nell’orecchio), infezioni delle vie respiratorie superiori, infezioni provocate da acque inquinate o da funghi (favoriti dall’umidità).

I sintomi dell’otite esterna sono il mal d’orecchio, il gonfiore, il rossore, il prurito e la presenza di secrezioni giallastre.

L’otite media è l’infezione dell’orecchio medio, cioè della zona posta dopo il timpano, provocata da batteri o virus provenienti da naso e gola. E’ una malattia tipica dell’infanzia.

L’otite media, spesso associata ad infezioni delle vie aeree superiori, si presenta con gonfiore accompagnato da dolore per la formazione di pus, in associazione con febbre, tosse e secrezione nasale. L’infiammazione del timpano può provocare sordità temporanea; nei casi più gravi, la pressione sanguigna essere così forte da provocare la rottura della membrana timpanica.

L’influenza

L’influenza è una malattia respiratoria acuta causata da virus che infettano le vie aeree di naso, gola e polmoni. I virus dell’influenza sono molto resistenti all’ambiente esterno: il contagio si trasmette principalmente per via aerea, attraverso le goccioline di saliva espulse con tosse e starnuti, trovando terreno fertile con le basse temperature e l’umidità.

Il periodo di contagiosità comincia un po’ prima che si manifestino i primi sintomi e si prolunga per 5-7 giorni. Il periodo di incubazione dell’influenza è molto breve, da 1 a 4 giorni, e dipende sia dalla quantità di virus infettante sia dalla capacità di difesa dell’organismo.

I sintomi dell’influenza sono comuni a molte altre malattie: febbre, mal di testa, malessere generale, tosse, raffreddore, dolori muscolari ed articolari. Può manifestarsi anche con disturbi dell’apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea), con lievi sindromi respiratorie senza febbre e con generici stati di malessere.

Le complicazioni dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti, ad esempio malattie croniche dell’apparato cardiovascolare o respiratorio.

Per evitare la comparsa o il peggioramento di queste malattie è fondamentale, nei mesi freddi, adottare stili di vita idonei e, soprattutto, mantenere efficiente il nostro sistema immunitario.

articolo scritto dal dr Vianoli

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