Da qualche anno a questa parte si sta ponendo sempre più attenzione ad un disturbo che coinvolge quasi il 30% delle donne ed in misura minore l’uomo, cioè l’incontinenza urinaria. 

A prescindere dalle cause scatenanti che sono di varia etiologia e dal senso di pudore nell’ammettere tale disfunzione fino a poco tempo fa si usavano esclusivamente farmaci antmuscarinici ed anticolinergici che, alla luce dell’esperienza conseguita, comportavano  e comportano vari effetti collaterali spiacevoli; prima, dunque, di arrivare a queste scelte estreme si assiste sempre più spesso al consiglio di ginnastiche specifiche per la rieducazione del pavimento pelvico al fine di rinforzare i muscoli perineali addetti alla ritenzione dell’urina stessa oltre che  all’utilizzo di terapie alternative con l’uso di integratori di ultima generazione come i semi di zucca (Go Less), che favoriscono il mantenimento della normale funzionalità muscolare intorno alla vescica stessa!

Si prospetta, quindi, un opportunità di mercato molto allettante per le industrie del mondo nutraceutico e del mondo naturale, pur muovendosi in parallelo con i farmaci specifici che vengono adoperati nelle situazioni più complesse.

Le parafarmacie e le erboristerie (e anche qualche farmacia), riservano sempre più spesso spazi dedicati a questo problema sia con dispositivi medici che con integratori specifici.

Articolo a cura del dr Armando Vianoli con il dr Edoardo Losa (ed il dr Daniele Santulli per le analisi territoriali).

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