Definire il cancro come un’unica malattia, è inopportuno, infatti possiamo dire che siamo in presenza di diversi tipi di malattie, con cause diverse e distinte tra loro, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche diverse tra loro. Esistono alcune caratteristiche che ci permettono di accomunare tutti i tumori. Possiamo dire che, in un certo momento, una cellula dell’organismo “impazzisce” perdendo le sue proprietà, ed inizia a moltiplicarsi in modo indifferenziato. All’interno di ogni cellula esistono dei “geni di controllo” che definiscono le attività e le funzioni di quella particolare cellula. A volte succede che questi “geni di controllo” impazziscono. A causa di questo corto circuito nel meccanismo che controlla anche la replicazione, le cellule cominciano a dividersi ed a replicarsi in modo abnorme generando un numero enorme di cellule con gli stessi difetti. Gradatamente le cellule sane sono sostituite dalle cellule neoplastiche.Sia le cellule di un tumore benigno che quelle di un tumore maligno tendono a proliferare in maniera abnorme ma, solo le cellule di un tumore maligno, tendono a invadere i tessuti vicini, andando ad invadere altre zone dell’organismo. Il tumore benigno rimane normalmente nell’organo in cui è nato, mentre il tumore maligno porta la malattia ad altri organi, compresi organi di importanza vitale come cervello, fegato e polmoni. Quando questo succede parliamo di metastasi. Nella stragrande maggioranza dei tumori, le alterazioni dei geni responsabili della malattia sono determinate da cosiddette cause ambientali. Possono essere provocate dall’esposizione prolungata ad agenti cancerogeni. Il fumo di sigaretta, l’alcool, l’amianto, una dieta squilibrata, molte sostanze della combustione del petrolio e del carbone, i raggi UVA, molte sostanze chimiche di alcuni processi industriali, alcune sostanze chimiche usate in agricoltura, possono sommarsi ad una predisposizione genetica e determinare in alcuni individui lo sviluppo del tumore.Uno stato di malnutrizione è presente in oltre l’80% delle persone con diagnosi di tumore avanzato. Si stima che la malnutrizione grave sia causa diretta del 20-30% delle morti per cancro. La presenza di un tumore attiva una serie di reazioni che aumentano fortemente lo stress ossidativo e attivano il catabolismo: la massa magra (muscoli) viene perduta molto più rapidamente di quanto accade nel deperimento da inattività. Un malato di cancro in buono stato nutrizionale può tollerare meglio la chemioterapia e la radioterapia aumentando le sue possibilità di sopravvivenza.
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