- Cos’è la sarcopenia
- La sarcopenia si può curare?
- Condizioni in cui si può avere una perdita di massa muscolare
Cos’è la SARCOPENIA?
La sarcopenia è un fenomeno assolutamente fisiologico che si può solo rallentare. E’ caratterizzato dal declino neuromotorio dell’organismo durante l’invecchiamento con significativa perdita della massa muscolare.
La sarcopenia si manifesta intorno ai 70 anni. Normalmente si ha una perdita di massa muscolare del 3-5% fino ai 50 anni per poi incrementare ogni anno. Questo andamento in circa il 40% delle persone porta al dimezzamento della massa muscolare entro i 75 anni di età, maggiormente negli uomini rispetto alle donne.
Nei soggetti anziani la sintesi (costruzione) proteica muscolare si riduce del 30% e invece aumenta i suo catabolismo (distruzione).
Anche se la sarcopenia non si può arrestare, poca attività fisica, poco movimento e scarso assorbimento di nutrienti questa patologia.
Spesso gli anziani presentano quadri di malnutrizione (perché seguono diete monotone o perché hanno difficoltà di masticazione) che possono accelerare in modo importante l’evoluzione della sarcopenia.
Lo scenario descritto assume maggiore gravità in condizioni di obesità o sovrappeso.
La sarcopenia è un fenomeno fisiologico che si riscontra con l’avanzare dell’età. Non si può prevenire ma sicuramente si può rallentare per ridurre la perdita della massa magra (muscolatura). Fare regolare attività fisica anche in età avanzata ed adottare un’alimentazione adeguata con un bilanciato apporto proteico sono elementi fondamentali per rallentare la sarcopenia.
L’alimentazione in età geriatrica deve essere curata enfatizzando soprattutto l’introduzione di nutrienti come proteine, calcio, vitamina D e B12.
La sarcopenia si può curare?
L’attività fisica e un’alimentazione adeguata con un bilanciato apporto proteico rappresentano le basi per il trattamento di questo fenomeno.
L’utilizzo di integratori e supplementi dietetici è consigliato soprattutto in caso di:
- diabete di tipo II, di norma caratterizzato da insulino resistenza associata a ridotta sintesi proteica;
- patologie croniche nelle quali si può avere un aumento del catabolismo proteico (affezioni reumatologiche/autoimmuni, morbo di Basedow e di Crohn, patologie iatrogene con uso protratto di steroidi;
- allettamento e ipomobilità (studi scientifici dimostrano che 10 giorni di immobilità riducono fino al 30% la sintesi proteica;
- difficoltà masticatorie o per persone edentule;
- malattie oncologiche;
Prodotti dietetici a base di proteine sono stati valutati negli anziani al fine di poterne sfruttare gli effetti positivi sullo sviluppo della massa muscolare e della forza; l’assunzione di proteine in polvere immediatamente al termine di training di forza piuttosto che in tempi successivi (2 ore dopo) si è dimostrata efficace.
È noto da tempo che le proteine naturali con il più alto valore biologico sono quelle del siero del latte, con un valore biologico pari a 104 rispetto a 100 dell’uovo intero, 91 del latte vaccino, 85 del pesce, 80 della carne bovina etc.
Utilizzare proteine di più alto valore biologico consente di non sovraccaricare il paziente con altre proteine a minore efficienza anabolica e quindi con un bilancio azotato meno favorevole. Fra le caratteristiche delle siero proteine di latte vi sono: l’alta digeribilità, le azioni antiossidanti e immunomodulanti.
L’azione anabolica delle proteine del siero di latte, oltre che alla loro composizione aminocidica particolarmente ricca di aminoacidi essenziali, è dovuta anche alla loro rapida digestione. Una rapida digestione determina di fatto un picco nella aminoacidemia, che a sua volta favorisce l’ingresso degli aminoacidi a livello cellulare. L’aumentata disponibilità di aminoacidi a livello cellulare è di per sé uno stimolo anabolico.
Anche l’assunzione di caseina, con un valore biologico di 77, è importante al fine di un supporto aminoacidico per la sintesi muscolare. La sua digestione è più lenta e quindi permette una più lenta e duratura biodisponibilità degli aminoacidi. Anche miscele di aminoacidi essenziali e in particolare contenenti leucina, un aminoacido che stimola la sintesi proteica agendo direttamente sui meccanismi biomolecolari di regolazione e attivando in maniera autonoma la sintesi proteica, possono rappresentare un valido aiuto. Diversamente dai giovani, infatti, nei soggetti anziani la presenza di una maggiore concentrazione di leucina sembra essere fondamentale per avere significative risposte di stimolo sulla sintesi proteica muscolare.
Alcuni lavori hanno dimostrato i benefici derivanti dall’utilizzo di creatina in soggetti anziani, specialmente quando accompagnato da lavoro muscolare. L’assunzione cronica di creatina (settimane) sembra stimolare la proliferazione delle cellule satelliti e dei mionuclei nei muscoli sottoposti ad allenamenti di forza.
Anche l’impiego di supplementi a base di acidi grassi omega-3 può essere valutato; il tentativo è quello di ridurre i fenomeni d’infiammazione cronica e conseguentemente prevenire le alterazioni strutturali e funzionali dei tessuti nel corso dell’invecchiamento.
Condizioni in cui si può avere perdita di massa magra
Ci sono condizioni che portano ad una perdita di massa magra anche se non necessariamente con stati ipercatabolici cosi gravi da portare a sarcopenia. In ogni caso è necessaria una integrazione proteica per ripristinare la massa muscolare persa o per evitare che si riduca (prevenzione).
Una sensibile perdita di massa muscolare può avvenire:
- gradatamente con l’invecchiamento dell’organismo;
- in caso di riduzione dell’attività motoria (ad esempio, allettamento a seguito di una operazione o a patologie che riducono il movimento);
- dopo gravi traumi, ustioni estese o altri stati ipercatabolici importanti;
- quando si ha un insufficiente apporto proteico alimentare;
- durante le diete ipocaloriche: in fase ipocalorica il nostro organismo che necessita di energia per funzionare “attacca” in primis le riserve proteiche piuttosto che quelle lipidiche. Spesso inoltre alla dieta si associa un aumento dell’attività fisica che necessita pertanto di substrato al fine di aumentare e non intaccare la massa muscolare;
- malnutrizione e cattive abitudini alimentari: diete monotone, anoressia, bulimia, possono portare l’organismo ad un deficit proteico;
- difficoltà di masticazione: persone edentule o con problemi di masticazione potrebbe essere necessaria l’integrazione proteica non potendo essere assunta e regolarmente con una normale alimentazione;
- diete vegetariane e vegane: le proteine di origine vegetale contengono quantità insufficienti o nulle di uno o più aminoacidi essenziali; le proteine dei legumi contengono tutti gli aminoacidi essenziali ma sono carenti di aminoacidi solforati;
- soggetti adulti sani che hanno un’intensa attività sportiva spesso hanno bisogno di una integrazione proteica, substrato per la “costruzione” della massa muscolare.
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