Vitamina K. Se non c’è, il calcio prende la direzione sbagliata Il calcio è un elemento indispensabile, ma è importante non solo assicurarsi di assumerne abbastanza ma anche far sì che il calcio assunto vada a finire nel posto giusto, e cioè nelle ossa, e non magari sulle pareti delle arterie, dove può provocare il loro indurimento e calcificazione (arteriosclerosi). Quando non si assume abbastanza vitamina K si rischia appunto che il calcio vada a finire nel posto sbagliato…. Tutti i consigli di medicina popolare insistono, per evitare l’osteoporosi, sulla necessità di mangiare alimenti ricchi di calcio e di assumerlo anche con integratori. Eppure, sebbene nella nostra dieta da “benestanti” il calcio in genere non manchi, paradossalmente la frequenza dell’osteoporosi è molto più elevata da noi che in paesi, come il Giappone, in cui il consumo di latticini è poco elevato. Non si tratta a quanto pare di fattori genetici, perché quando le Giapponesi si trasferiscono in altri paesi e cambiano le loro abitudini alimentari, iniziano anche loro a soffrire di osteoporosi in misura paragonabile alla nostra. Indubbiamente entrano in gioco anche altri fattori, e non mi soffermo ora su altre caratteristiche (rapporto tra il contenuto in fosforo e quello in calcio, che nel latte non è molto favorevole per la solidità delle ossa), né mi soffermo ora su altre nostre abitudini alimentari, come ad esempio quella della coca-cola (priva di calcio, ricca in acido fosforico e deleteria anche per le ossa). Vorrei invece mettere in luce alcune conoscenze, relativamente nuove, emerse quanto al ruolo fondamentale della vitamina K per la solidità delle ossa e per la prevenzione dell’osteoporosi, ma anche –stranamente, per la flessibilità delle pareti vascolari.

articolo fornito da Capietal Italia srl

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